Al via le agevolazioni per imprese del Sud più efficienti e meno inquinanti. Con il Dm 7 dicembre 2016 (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 24 febbraio 2017, n. 46) sono diventati operativi gli incentivi per iniziative imprenditoriali finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente, a ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas climalteranti. Sono esclusi i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.
Le domande si potranno presentare a decorrere dal 26 aprile 2017 (sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto).
Il budget stanziato dal Dm 29 luglio 2015 è pari a 100 milioni di euro a valere sull’Asse IV del Programma operativo nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020 Fesr (azione 4.2.1.).
I beneficiari
Destinatarie sono le imprese di qualsiasi dimensione ubicate nelle cosiddette Regioni convergenza (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) che realizzano programmi di sviluppo per la tutela ambientale che coinvolgono unità locali riferibili a settori economici qualificati a forte consumo di energia come indicati in allegato al decreto; tra questi: estrazione di minerali, produzione di grassi vegetali e animali, settore delle bevande, lavorazione del legno, fabbricazione di coke e di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, prodotti chimici, industria del vetro, cemento, calcestruzzo, calce e gesso, industria metallurgica, fabbricazione di mobili, fornitura di energia elettrica e gas, fornitura di acqua, attività di gestione rifiuti.
Possono accedere agli incentivi anche le aziende classificate come «a forte consumo di energia» ai sensi del Dm 5 aprile 2013 che rientrano nell’elenco delle imprese energivore istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali.
Secondo quanto prevede la disciplina generale del Dm 9 dicembre 2014, richiamato dal citato decreto del 2016, protagonisti del programma di sviluppo sono l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del programma e le imprese aderenti che realizzano i progetti di investimento nell’ambito del suddetto programma.
I programmi agevolati
I programmi ammissibili alle agevolazioni devono essere volti:
a innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa oltre le norme dell’Ue, indipendentemente dall’esistenza di norme nazionali obbligatorie più rigorose rispetto a quelle dell’Unione;
a innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa in assenza di norme dell’Unione europea;
a consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme dell’Unione europea che innalzano il livello di tutela ambientale e non sono ancora in vigore;
a ottenere una maggiore efficienza energetica;
a realizzare un impianto di cogenerazione ad alto rendimento;
al riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti.
Le spese devono riferirsi all’acquisto e costruzione di immobilizzazioni (suolo aziendale, opere murarie, impianti e attrezzature nuovi, software) nella misura necessaria alla finalità del progetto. Sono finanziati i costi di investimento supplementari necessari per realizzare il progetto di investimento per la tutela ambientale presentato dall’impresa.
Le agevolazioni hanno la forma del finanziamento agevolato, del contributo in conto interessi, contributo in conto impianti e contributo diretto alla spesa.
Le istanze
Le domande di agevolazione si presentano direttamente al soggetto gestore della misura, Invitalia, a decorrere dal 26 aprile 2017. La domanda va presentata esclusivamente con le modalità indicate sul sito internet di Invitalia (www.invitalia.it); sul medesimo sito sarà pubblicato il modulo di domanda.
Le domanda viene valutata entro 120 giorni dalla presentazione, anche mediante una fase di negoziazione con l’impresa.
Non vi sono limiti temporali: ad avvenuto esaurimento delle risorse disponibili un avviso pubblicato in «Gazzetta ufficiale» segnalerà la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande.
fonte: ilsole24ore