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Bonus mobili per chi ristruttura, bonus arredi per le giovani coppie che acquistano casa

Le due agevolazioni sono simili, ma le condizioni di accesso si differenziano notevolmente in quanto, mentre il bonus mobili è legato alla ristrutturazione edilizia, il nuovo bonus arredi è collegato all’acquisto dell’abitazione principale.

Anche l’importo massimo di spesa è diverso: 10mila Euro per il bonus mobili, 16mila Euro per il bonus arredo.

Nonostante vi siano ancora numerosi dubbi legati alle condizioni di accesso del nuovo bonus arredi, si riepilogano di seguito le caratteristiche di entrambe le agevolazioni, in vista di eventuali spese sostenute nel 2016.

Bonus mobili

Il bonus mobili è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, finalizzati all’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.

I soggetti che possono  fruire del bonus sono pertanto coloro che hanno effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia.

Il bonus è valido per le spese sostenute dal 6.6.2013 fino al 31.12.2016, grazie alla proroga effettuata con la Legge di Stabilità 2016.

La detrazione spetta nella misura del 50%, nel limite massimo di spesa di € 10.000 per unità immobiliare, indipendentemente dall’importo delle spese per i lavori di ristrutturazione, e va ripartita in 10 rate annuali.

L’importo massimo di € 10.000 è riferito:

  • alla singola unità immobiliare, comprese le pertinenze;
  • alla parte comune dell’immobile, oggetto di ristrutturazione. In tal caso la detrazione può essere usufruita per l’acquisto di beni agevolabili destinati all’arredamento delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.).

Se il contribuente effettua interventi edilizi agevolabili su più unità immobiliari la detrazione è “riconosciuta più volte”.

 

Bonus mobili: beni agevolabili

  • mobili nuovi che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione (nella circolare 29/E/2013 l’Agenzia delle entrate ha fornito un elenco “esemplificativo” dei mobili agevolabili);
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica A +  e forni con classe energetica A. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Per individuare degli elettrodomestici l’Agenzia fa riferimento all’allegato 1B, D.Lgs. n. 151/2005.
Vai allo speciale del 21.01.2016 “Bonus mobili: cosa rientra e cosa no”, per conoscere in dettaglio quali mobili ed elettrodomestici danno diritto al bonus.

Bonus mobili, le condizioni di accesso

La detrazione spetta a condizione che sia collegata alla realizzazione di uno dei seguenti interventi:
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Quindi la manutenzione ordinaria su singoli appartamenti non dà diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro sei mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali. In questo caso la detrazione spetta solo per l’acquisto di mobili da destinare all’arredo delle parti comuni, come appartamento del portiere, guardiole, lavatoi ecc ….

Per usufruire del bonus mobili è necessario, inoltre, che:

  • le spese per la ristrutturazione siano state pagate, almeno in parte, a partire dal 26.6.2012;
  • la data di inizio lavori preceda quella in cui si acquistano i mobili/elettrodomestici, mentre non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile;
  • l’acquisto sia  documentato da fattura, dalla quale risulta la tipologia di beni acquistati.
  • la spesa avvenga con bonifico, in cui sia indicato:causale versamento,codice fiscale di chi fruisce della detrazione, partita Iva o codice fiscale del venditore. E’ ammesso anche l’acquisto con carta di credito o bancomat, in tal caso la data del pagamento corrisponde al giorno di utilizzo della carta. Non è invece consentito l’assegno e nemmeno i contanti.

 

Bonus arredi giovani coppie

La detrazione è simile al c.d. “bonus mobili”, ma diversamente da quest’ultimo è slegata dalla ristrutturazione, e legata invece all’acquisto della casa.

La nuova detrazione si differenzia inoltre per queste caratteristiche:

  • spetta per un ammontare di spesa non superiore a 16.000 Euro (anziché 10.000 Euro), da ripartire in 10 quote annuali di pari importo;
  • è concessa alle giovani coppie (coniugi o conviventi more uxorio):
    • che costituiscono nucleo familiare da almeno 3 anni;
    • in cui almeno uno dei due non abbia superato i 35 anni d’età;
    • acquistano un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale.

La detrazione non è cumulabile né con la detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, né con il bonus mobili ordinario (ossia quello relativo agli immobili oggetto di intervento di ristrutturazione).

Molti aspetti dell’agevolazione non sono stati specificati dal legislatore, come ad esempio:

  • la data in cui va verificata l’età anagrafica;
  • i termini temporali relativi all’acquisto dell’immobile. Su questo punto si segnala un recente chiarimento fornito in occasione di Telefisco 2016 in cui l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, in assenza di indicazioni precise nella norma, si ritiene che l’acquisto dell’immobile possa essere fatto anche prima del 2016. Resta fermo, invece, che le spese per gli arredi debbano essere sostenute nel 2016. In attesa di una conferma ufficiale, l‘Agenzia consiglia ai contribuenti interessati di pagare i mobili con un bonifico parlante, indicando nella causale del bonifico quella per le ristrutturazioni edilizie;
  • se entrambi i componenti della coppia debbano essere proprietari dell’immobile;
  • se l’acquisto debba necessariamente essere a titolo oneroso;
  • la tipologia di beni che rientrano nell’agevolazione (la norma fa espresso riferimento ai mobili e non anche agli elettrodomestici)

Restano aperti, pertanto, ancora molti dubbi in merito alle condizioni per accedere a questa agevolazione.